Ill.mo Capo della Polizia,
questa Segreteria Nazionale sottopone alla Sua attenzione le irragionevoli condizioni di lavoro a cui
sono sottoposti i colleghi del Commissariato Sezionale di Bari San Paolo.
Partiamo dal presupposto che detto Commissariato ha sotto la sua competenza quartieri popolosi e connotati da un alto tasso di criminalità: San Paolo, Enziteto, S. Spirito, Palese e Stanic; quartieri che contano una popolazione che supera in totale i 130 000 abitanti.
I dati numerici di questo Commissariato sono eloquenti ed incontrovertibili nel delineare in maniera, oggettiva, gli assurdi ed improponibili carichi di lavoro a cui sono sottoposti i colleghi in servizio presso detto Ufficio che, in concreto, CONSTA DI SOLO 4 OPERATORI.
Senza annoiare rappresentiamo che detto Ufficio ha un carico di oltre 350 fascicoli da smaltire tra misure di prevenzione e polizia giudiziaria e che quotidianamente riceve la media di due attività delegate. Inoltre, in assenza di un corpo di guardia e di un centralino specifico per il Commissariato, bisogna prestare attenzione alla ricezione del pubblico, alla ricezione dei firmatari e rispondere a tutte le chiamate in arrivo su tutti i numeri ubicati nelle varie stanze.
La gestione del Commissariato, quindi, risulta difficile anche nel lavoro ordinario. Infatti, IN TUTTO IL
COMMISSARIATO, SOVENTE RISULTA PRESENTE UN SOLO OPERATORE che, al fine di presenziare l’Ufficio, non può uscire per effettuare le infinite notifiche di ogni genere; non è possibile uscire per controlli, per gli accertamenti, per le informazioni, per le perquisizioni, per tutte attività delegate dalle più svariate Procure di ogni regione d’Italia e tutto il lavoro si accumula. Non è possibile dare esecuzione a deleghe di indagine, sfratti, attività d’urgenza quali arresti, liberazioni, “Codici Rossi” e tutta una serie di attività che prevedono un impegno lavorativo non indifferente già per un Commissariato a pieno organico.
Basti pensare che sono rimasti effettivi, a prestare servizio presso il Commissariato San Paolo, solo 7 operatori di cui tre impiegabili presso il Posto Fisso di Polizia dell’Ospedale San Paolo, per disposizione del Questore; tre a cui sottrarre un operatore aggregato presso l’Ufficio PASI della Questura di Bari. Come se non bastasse, la locale Questura richiede l’impiego settimanale di 3 poliziotti per esigenze di ordine pubblico proprie dell’Ufficio Immigrazione e di 1 operatore per O.P. di varia natura.
E’ di tutta evidenza che lo stress a cui sono quotidianamente esposti i nostri colleghi raggiunge livelli impensabili ed indegni oltre che palesemente difformi dalla normativa di settore.
Il d.lgs. 81/08 e successive integrazioni fornisce riferimenti precisi per lo stress da lavoro-correlato che all’art. 28 (Oggetto della valutazione dei rischi) recita: “1. La valutazione… deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004………” e “1-bis. La valutazione dello stress lavoro-correlato di cui al comma 1 è effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all’articolo 6, comma 8, lettera m quater)….”
Egregio Capo Le domandiamo se sia corretto che il personale del Commissariato San Paolo di Bari debba lavorare in queste condizioni?
L’esiguo numero di dipendenti, inoltre, non permette la possibilità di usufruire di un periodo congruo di ferie nè l’alternanza con altro personale né tantomeno offre la possibilità di fruire i riposi settimanali che inevitabilmente si accumulano. Infatti, alcuni dipendenti in servizio nel Sezionale hanno ancora diversi giorni di congedo ordinario dell’anno 2022 da fruire e svariati riposi da recuperare. Tutto quanto sopra sinteticamente descritto è stato portato a conoscenza del sig. Questore di Bari in un incontro tenutosi nel febbraio u.s. con una delegazione della Segreteria Provinciale SNAP di Bari ma, nonostante le promesse di un aumento dell’organico, tutto è rimasto immutato e destinato ad un costante peggioramento delle condizioni di lavoro; anzi per premio risulta ridotto finanche il monte ore dedicato, passato da 340 ore a 120 ore.
Il Decreto del Capo della Polizia del 28.06.2022, concernente l'Atto Ordinativo Unico Uffici Periferici del 10 agosto 2022, prevede per il Commissariato Sezionale Bari San Paolo un organico complessivo di 35 operatori.
Per questa O.S. SNAP non è più tollerabile questa incancrenita situazione che porta al “collasso” il Commissariato de quo; situazione che si riverbera negativamente sia sui nostri colleghi che sui servizi resi alla collettività.
La scrivente O.S. ritiene che, presso il Commissariato San Paolo di Bari, la sicurezza e la salute dei lavoratori venga giornalmente “calpestata” in spregio ai colleghi che, con grande sacrificio e nonostante tutto, combattono stoicamente cercando di “portare avanti” un Ufficio che, con quell’esiguo personale, andrebbe chiuso!
Egregio Capo, proprio Lei nel gennaio c.a. ha divulgato un’importante circolare sulla corretta applicazione del d.lgs 81/08, con la quale ha sensibilizzato tutti i Datori di Lavoro a rispettare i principi fondamentali della norma sulla sicurezza sui luoghi di lavoro… evidentemente a Bari il messaggio non è stato recepito.
Per questa O.S. tale stato di cose va impedito, non più tollerato e contrastato nelle sedi opportune, con tutti i mezzi, ciascuno per la sua parte. I dati suesposti sono incontrovertibili e con la presente si chiede un tempestivo intervento, oltre che della Sua persona, dell’Ufficio Centrale Ispettivo quale organo di vigilanza per setacciare ogni aspetto che coinvolge la sicurezza dei nostri colleghi. Altresì si chiede, sin da ora, di informare la scrivente O.S. in merito al responsabile del procedimento amministrativo che sarà designato a seguire la questione indicata nella presente.
In attesa di un cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare cordiali saluti.
Originale firmato agli atti. LA SEGRETERIA NAZIONALE